A cinquantanni dalla morte (1971-2021)
Tre protagonisti vastesi del '900
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(Copertina del Calendario 2021)
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Tra arte e cultura
Carlo D'ALOISIO DA VASTO
Carlo DELLA PENNA
Luigi MARTELLA
di Paolo Calvano e Mercurio Saraceni
Il calendario di quest'anno si riallaccia
alla morte di tre vastesi avvenuta nel 1971. Tre personaggi di indiscutibile
spessore che nella loro vita sono stati
accomunati dalla passione per l'arte, per la cultura e, naturalmente, per la
città di Vasto. Per parlare di arte abbiamo scelto come momento sintetico, e a
cui abbiamo dedicato la copertina del calendario, la Prima Mostra dei Pittori Vastesi Contemporanei del 1959, organizzata
dal Comitato Amatori d'Arte, sponsorizzata
da Carlo Della Penna e allestita nei locali dell'Asilo a lui intitolato. Tra le
160 opere esposte compaiono anche quelle di Carlo D'Aloisio da Vasto e Luigi
Martella. La cultura è stato il secondo elemento che li ha accomunati: Carlo
Della Penna, ha sostenuto l'ospedale Civile con corpose sovvenzioni, ha beneficato
la gioventù vastese con la costruzione dell'edificio in via Madonna dell'Asilo
e con la donazione dei terreni ai Salesiani. Ideatore/finanziatore del Premio Vasto, che ha lanciato la nostra
città nel circuito artistico italiano, e della rivista argentina Histonium, affidata al giornalista,
vastese d'adozione, Giorgio Pillon. Carlo D'Aloisio ha avuto una carriera ricca
di successi e, senza voler entrare nel merito della sua maestria nell'incisione
e nella pittura, è da evidenziare il suo protagonismo nella cultura italiano
degli anni '30-'40 come ideatore dell'Almanacco
degli Artisti e come direttore di Musei in Roma. Infine, apparentemente
meno aperto ai grandi orizzonti europei, Luigi Martella, architetto urbanista e
progettista, professore e preside, vigoroso testimone della rinascita del
nostro territorio, ha saputo coniugare la cultura con l'insegnamento alle nuove
leve e ha svolto, per quasi quaranta anni, la funzione di coagulo nella cerchia
degli artisti vastesi.
Paolo Calvano
BIOGRAFIE
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(Carlo D'Aloisio da Vasto) |
Carlo D'Aloisio da Vasto, nasce il 13 aprile
1896. Conseguita la licenza presso la Scuola Tecnica si dedica all'arte da
autodidatta. Dopo due importanti esordi espositivi a Castellamare Adriatico e
Ortona, a sedici anni, si trasferisce a Roma. Dal 1910 si dedica alla
xilografia e nel 1912 esordisce come illustratore ne L'Attualità, e poi ne Il Romanzo dei piccoli, La
Rivista d'oggi, Noi e il Mondo e Il Corriere dei piccoli. Del
1916 è la sua collaborazione con Emporium- rivista mensile illustrata
d’Arte, Letteratura, Scienze, Varietà, realizzando le copertine e
dodici xilografie con motivi di guerra. Dal 1918 intensa è l’attività di D’Aloisio
come illustratore per gli editori Carabba, Modernissima, Trevisini, Mondadori, Berlutti,
Maffei. Collabora, inoltre, a Satana Beffa, a La Domenica dei fanciulli,
La Donna, Pasquino, L'Illustrazione del popolo, Cuor
d'oro, Novella, Il Balilla, Ragazzi d'Italia, e pubblica
due cartelle con vedute e tipi della terra d'Abruzzo. Sue opere furono esposte
alla prima Mostra dei decoratori e
illustratori del libro a Firenze nel 1922. Da allora e fino alla fine degli
anni '30 partecipa regolarmente alle principali rassegne italiane d'arte: Palizziana Vastese; Biennali di arti decorative di Monza; Amatori e cultori di Roma; Arte
marinara a Roma; Regionali del
Lazio; Arte sacra a Napoli e Padova; Quadriennali romane ; Primavera fiorentina; Biennali veneziane; Arte italiana a Budapest; Adriatica
d'arte a Zara. Dopo la guerra interviene ai Premi Michetti (1946-59), ai Premi
Marzotto (1954-55) e alla Rassegna
d'arte figurativa di Roma (1958-68).
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(Carlo D'Aloisio da Vasto: Illustrazione - Copertina "EMPORIUM" 1916) |
Presente alle
principali rassegne internazionali sull'incisione: Los Angeles, Varsavia, Roma,
Bruxelles, Abbazia e Buenos Aires (1930-37) e ai Saloni dell'incisione italiana (1956-59), ha allestito numerose
personali in tutto il mondo. Ispettore alle Antichità e Belle Arti del comune
di Roma, conservatore al Museo di Roma e direttore della Galleria comunale
d'arte moderna a palazzo Braschi dal 1935.
Carlo D’Aloisio ha
svolto intensa attività di saggista ed e stato il creatore dell'Almanacco
degli artisti (1930-33) che, con il contributo dei letterati Bragaglia,
Prampolini, Marinetti, Casorati, Bontempelli, Bartolini, ha offerto un vivace
spaccato della vita culturale italiana dell'epoca.
Negli anni Venti sposa la scultrice e
scrittrice Elisabetta Mayo, allieva di Gemito, con la quale espone a diverse
mostre e collabora alla rivista Oceania di Curzio Malaparte. Dopo una
lunga attività, coronata da innumerevoli premi e riconoscimenti, Carlo
D’Aloisio. muore a Roma il 21 novembre 1971. Le sue opere sono conservate nelle
maggiori gallerie mondiali e in numerose collezioni private.
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Carlo Della Penna |
Carlo Della Penna nasce a Vasto nel 1879. Conseguita la licenza
tecnica a pieni voti e, il 13 agosto del 1897, ottenuta la borsa di studio dal
consiglio scolastico Provinciale di Chieti, a soli 19 anni si imbarca per l'Argentina. Giunto
a Buenos Aires, per poter vivere esercita i lavori più umili: garzone di
bottega, venditore di giornali e di carta e quaderni. Dal nulla, insieme all'amico
emigrante Luigi Ruzzi, crea la più importante cartiera argentina. Sempre
sensibile all’aspetto culturale, finanzia la pubblicazione di diversi periodici,
tra cui la prestigiosa rivista mensile Histonium,
un omaggio alla sua città natale. Molti i vastesi emigranti accolti a lavorare
nella sua ditta. Subito dopo il secondo conflitto, Della Penna realizza a Vasto
l'Istituto d'Infanzia che tutt’ora porta il suo nome, inaugurato l'11 settembre
1955 dal Ministro dell'Interno Tambroni. L'Istituto d'Infanzia Carlo Della Penna, affidato alle Suore Figlie della Croce, a partire dagli anni
’60, diviene un attivo centro di promozione sociale e culturale. Del 1959 è il patrocinio e il finanziamento della
“Prima Mostra dei pittori vastesi contemporanei” organizzata nei locali
dell’Asilo. L’Istituto è sede anche dei "Pomeriggi
Culturali"che vedono la partecipazione di eminenti studiosi e
cattedratici.
La generosità di Della Penna verso la sua terra è dimostrata
dalle cospicue e continue elargizioni, tanto che nel 1959 viene
insignito di medaglia d'oro dal Ministero della P.I. quale benemerito per la
cultura. Importanti le
donazioni fatte a favore del Museo, dell'Ospedale, delle Chiese di San Pietro e
S. Giuseppe, delle Suore della Croce, dell'Istituto Commerciale e della Scuola Tecnica.
Un ampio terreno in zona S. Nicola, donato alla Comunità dei Salesiani,
permette la creazione della scuola di formazione professionale. Restano famosi i
suoi quaderni,
offerti alle scuole di Vasto, per i
ragazzi bisognosi con l'immagine del golfo di Vasto e la poesia di Gabriele
Rossetti.
(Quaderno donato agli studenti vastesi dalla Casa editrice Carlo Della Penna - Buenos Aires)
A Buenos Aires fonda
l'Istituto scolastico italo-argentino, ancora in attività, e crea una fondazione a suo nome per
l’assistenza agli emigranti italiani. Carlo muore a 92 anni nella capitale
argentina il 30 novembre 1971. Sul finire del 2000 il Governo argentino
dispone ed esegue la traslazione della sua salma nel cimitero monumentale di
Buenos Aires.
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Luigi Martella |
Luigi
Martella nasce a Vasto l'11 gennaio del 1911 e sin da
giovanissimo si dedica agli studi della pittura e del disegno. A Napoli, dove
frequenta il Liceo Artistico, sotto la guida di Carlo Siviero, allievo di
Filippo Palizzi, ha l'opportunità di conoscere l'ambiente artistico partenopeo.
Ottenuta la laurea in Architettura e tornato a Vasto, Martella si dedica
all'insegnamento di discipline artistiche, alla progettazione e
all'urbanistica, coltivando con immutata passione l'amore per la pittura. Sin
dagli anni '30, con Fiore, Lattanzio e Canci, costituisce un cenacolo di
giovani artisti vastesi a cui poi si avvicinano personaggi come Ritucci Chinni,
Pillon, Ciccarone, Ronzitti, Pantini e Polsi.
Nel 1959, con la nascita del Comitato d'Arte e Cultura, viene organizzata, con il sostanziale
contributo di Carlo Della Penna, la Prima
Mostra dei Pittori vastesi Contemporanei, con sede espositiva nell'Asilo
d'Infanzia Carlo Della Penna.
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(Luigi Martella fotografato mentre dipingeva 1947) |
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(Luigi Martella: Vasto trabocco 1937) |
Luigi Martella, "figurativo puro e paesaggista
di squisita fattura", come lo definì Lello Martone, da allora partecipa
ininterrottamente a ben 13 edizioni del Premio
Vasto e alla nascita, attorno a
Lello Martone, della Petite Galerie, punto
di riferimento di tanti artisti vastesi e non solo. Nel 1966 corona la sua
carriera artistica con la presenza alla VII
Quadriennale d'Arte Nazionale di Roma, ottenendo importanti consensi di
critica.
Dal 1955 e fino alla morte, per sedici anni ricopre
la carica di Preside dell'Istituto
Magistrale "R. Pantini". Martella si spegne a Vasto il 12 ottobre
del 1971 e viene ricordato come uomo di grande umanità e protagonista della
cultura cittadina.
Mercurio Saraceni
(Alcune pagine del Calendario 2021)
Pubblicato da Mercurio Saraceni
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