di Giacomo de Crecchio
Ogni tanto una sorpresa…
… un quadernino di ricette, che elenca tante prelibatezze e porta la data:
“Vasto, 29 dicembre 1904”.
Erano trascorsi 27 anni dalla morte di Ippioflauto Tediscen (Vasto, 15 luglio 1802 – Vasto, 1 marzo 1877) e l’antica tradizione culinaria familiare – anche se attraverso una discendenza creatasi per adozione – continuava a tramandarsi da Ettore Mariani Monacelli (Vasto, 1 luglio 1874 - Vasto, 6 ottobre 1943).
(Foto 2 - Timbro a secco di Ettore Mariani Monacelli)
Il pronipote Ettore aveva ricevuto l’antico ricettario assai sgualcito e forse in quella data, anche per esercitarsi nella bella calligrafia, aveva pensato di copiare il manoscritto di Filippo Betti, cui piaceva usare il menzionato pseudonimo.
(Foto 3 - Timbro a secco di Filippo Betti)
Il ricettario può suggerire un tipico pranzetto del periodo di festa, tra Natale e Capodanno.Inizia con due primi piatti: un “sartù di riso” ed anche una “zuppa alla santè” di origini francesi, per passare ad una seconda portata che, attingendo sapori dalle vicine Marche, propone “salcicciotti di carne di maiale” ed una terza "stufato di piccione".
(Foto 4 - “Sartù di riso” e "Zuppa alla santè”)
(Foto 5 - “Salcicciotti di carne di maiale”)
(Foto 6 - "Stufato di piccioni")
Poi, per combattere il freddo (di questi giorni) si potrebbe far ricorso ad una zuccherosa “crema di sangue” che ben si accompagna ad un tarallo di “cicerchiata” al miele.
(Foto 7 - "Crema di sangue")
(Foto 8 - "Cicerchiata")
E non finisce qui!
Per golosi buon gustai, altre squisitezze: “diavoletti” e “mostaccioli”, che insieme a “castagole” e “mandorle terrate” verranno innaffiate da una aromatica “ratafia” di amarene.
Ma, il buon Ippioflauto Tediscen, ovverosia Filippo Betti, seppe nutrire anche la mente e pubblicò:
• “Tentativi di Ippioflauto Tediscen circa alcune etimologie disperate nei lessici”, Napoli, Stamperia e Cartiere del Fibreno, 1866, p. 288. L’originale può essere acquistato per € 85,00 rivolgendosi ad “IBS.it”; in alternativa lo si trova in copia digitale su “Internet Archive”.
• “Comento della Divina Commedia di Ippioflauto Tediscen”, Vasto e Lanciano, Tipografia di Domenico Masciangelo, 1873, p. 1164.
(Foto 12 - “Comento della Divina Commedia di Ippioflauto Tediscen”)
Un libro introvabile, che può essere letto all’indirizzo “BSB Bayerische StaatsBibliothek digital”.
• “Logochimica”, s.l., s.e., s.d.
Questo ultimo, per me è… W A N T E D !