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sabato 21 novembre 2020

CALENDARIO 2021

A cinquantanni dalla morte (1971-2021)

Tre protagonisti vastesi del '900 

(Copertina del Calendario 2021)


Tra arte e cultura


Carlo D'ALOISIO DA VASTO

Carlo DELLA PENNA

Luigi MARTELLA



di Paolo Calvano e Mercurio Saraceni

Il calendario di quest'anno si riallaccia alla morte di tre vastesi avvenuta nel 1971. Tre personaggi di indiscutibile spessore che nella loro vita  sono stati accomunati dalla passione per l'arte, per la cultura e, naturalmente, per la città di Vasto. Per parlare di arte abbiamo scelto come momento sintetico, e a cui abbiamo dedicato la copertina del calendario, la Prima Mostra dei Pittori Vastesi Contemporanei del 1959, organizzata dal Comitato Amatori d'Arte, sponsorizzata da Carlo Della Penna e allestita nei locali dell'Asilo a lui intitolato. Tra le 160 opere esposte compaiono anche quelle di Carlo D'Aloisio da Vasto e Luigi Martella. La cultura è stato il secondo elemento che li ha accomunati: Carlo Della Penna, ha sostenuto l'ospedale Civile con corpose sovvenzioni, ha beneficato la gioventù vastese con la costruzione dell'edificio in via Madonna dell'Asilo e con la donazione dei terreni ai Salesiani. Ideatore/finanziatore del Premio Vasto, che ha lanciato la nostra città nel circuito artistico italiano, e della rivista argentina Histonium, affidata al giornalista, vastese d'adozione, Giorgio Pillon. Carlo D'Aloisio ha avuto una carriera ricca di successi e, senza voler entrare nel merito della sua maestria nell'incisione e nella pittura, è da evidenziare il suo protagonismo nella cultura italiano degli anni '30-'40 come ideatore dell'Almanacco degli Artisti e come direttore di Musei in Roma. Infine, apparentemente meno aperto ai grandi orizzonti europei, Luigi Martella, architetto urbanista e progettista, professore e preside, vigoroso testimone della rinascita del nostro territorio, ha saputo coniugare la cultura con l'insegnamento alle nuove leve e ha svolto, per quasi quaranta anni, la funzione di coagulo nella cerchia degli artisti vastesi. 

Paolo Calvano

BIOGRAFIE


(Carlo D'Aloisio da Vasto)
Carlo D'Aloisio da Vasto, nasce il 13 aprile 1896. Conseguita la licenza presso la Scuola Tecnica si dedica all'arte da autodidatta. Dopo due importanti esordi espositivi a Castellamare Adriatico e Ortona, a sedici anni, si trasferisce a Roma. Dal 1910 si dedica alla xilografia e nel 1912 esordisce come illustratore ne L'Attualità,  e poi ne Il Romanzo dei piccoli, La Rivista d'oggi, Noi e il Mondo e Il Corriere dei piccoli. Del 1916 è la sua collaborazione con Emporium- rivista mensile illustrata d’Arte, Letteratura, Scienze, Varietà, realizzando le copertine e dodici xilografie con motivi di guerra. Dal 1918 intensa è l’attività di D’Aloisio come illustratore per gli editori Carabba, Modernissima, Trevisini, Mondadori, Berlutti, Maffei. Collabora, inoltre, a Satana Beffa, a La Domenica dei fanciulli, La Donna, Pasquino, L'Illustrazione del popolo, Cuor d'oro, Novella, Il Balilla, Ragazzi d'Italia, e pubblica due cartelle con vedute e tipi della terra d'Abruzzo. Sue opere furono esposte alla prima Mostra dei decoratori e illustratori del libro a Firenze nel 1922. Da allora e fino alla fine degli anni '30 partecipa regolarmente alle principali rassegne italiane d'arte: Palizziana Vastese; Biennali di arti decorative di Monza; Amatori e cultori di Roma; Arte marinara a Roma; Regionali del Lazio; Arte sacra a Napoli e Padova; Quadriennali romane ; Primavera fiorentina; Biennali veneziane; Arte italiana a Budapest; Adriatica d'arte a Zara. Dopo la guerra interviene ai Premi Michetti (1946-59), ai Premi Marzotto (1954-55) e alla Rassegna d'arte figurativa di Roma (1958-68).

(Carlo D'Aloisio da Vasto: Illustrazione - Copertina "EMPORIUM" 1916)

Presente alle principali rassegne internazionali sull'incisione: Los Angeles, Varsavia, Roma, Bruxelles, Abbazia e Buenos Aires (1930-37) e ai Saloni dell'incisione italiana (1956-59), ha allestito numerose personali in tutto il mondo. Ispettore alle Antichità e Belle Arti del comune di Roma, conservatore al Museo di Roma e direttore della Galleria comunale d'arte moderna a palazzo Braschi dal 1935.

Carlo D’Aloisio ha svolto intensa attività di saggista ed e stato il creatore dell'Almanacco degli artisti (1930-33) che, con il contributo dei letterati Bragaglia, Prampolini, Marinetti, Casorati, Bontempelli, Bartolini, ha offerto un vivace spaccato della vita culturale italiana dell'epoca.

Negli anni Venti sposa la scultrice e scrittrice Elisabetta Mayo, allieva di Gemito, con la quale espone a diverse mostre e collabora alla rivista Oceania di Curzio Malaparte. Dopo una lunga attività, coronata da innumerevoli premi e riconoscimenti, Carlo D’Aloisio. muore a Roma il 21 novembre 1971. Le sue opere sono conservate nelle maggiori gallerie mondiali e in numerose collezioni private.

Carlo Della Penna
Carlo Della Penna nasce a Vasto nel 1879. Conseguita la licenza tecnica a pieni voti e, il 13 agosto del 1897, ottenuta la borsa di studio dal consiglio scolastico Provinciale di Chieti, a soli 19 anni si imbarca per l'Argentina. Giunto a Buenos Aires, per poter vivere esercita i lavori più umili: garzone di bottega, venditore di giornali e di carta e quaderni. Dal nulla, insieme all'amico emigrante Luigi Ruzzi, crea la più importante cartiera argentina. Sempre sensibile all’aspetto culturale, finanzia la pubblicazione di diversi periodici, tra cui la prestigiosa rivista mensile Histonium, un omaggio alla sua città natale. Molti i vastesi emigranti accolti a lavorare nella sua ditta. Subito dopo il secondo conflitto, Della Penna realizza a Vasto l'Istituto d'Infanzia che tutt’ora porta il suo nome, inaugurato l'11 settembre 1955 dal Ministro dell'Interno Tambroni. L'Istituto d'Infanzia Carlo Della Penna, affidato alle Suore Figlie della Croce, a partire dagli anni ’60, diviene un attivo centro di promozione sociale e culturale. Del 1959 è il patrocinio e il finanziamento della “Prima Mostra dei pittori vastesi contemporanei” organizzata nei locali dell’Asilo. L’Istituto è sede anche dei "Pomeriggi Culturali"che vedono la partecipazione di eminenti studiosi e cattedratici. 
La generosità di Della Penna verso la sua terra è dimostrata dalle cospicue e continue elargizioni, tanto che nel 1959 viene insignito di medaglia d'oro dal Ministero della P.I. quale benemerito per la cultura. Importanti le donazioni fatte a favore del Museo, dell'Ospedale, delle Chiese di San Pietro e S. Giuseppe, delle Suore della Croce, dell'Istituto Commerciale e della Scuola Tecnica. Un ampio terreno in zona S. Nicola, donato alla Comunità dei Salesiani, permette la creazione della scuola di formazione professionale. Restano famosi i suoi quaderni, offerti alle scuole  di Vasto, per i ragazzi bisognosi con l'immagine del golfo di Vasto e la poesia di Gabriele Rossetti.

(Quaderno donato agli studenti vastesi dalla Casa editrice Carlo Della Penna - Buenos Aires)

A Buenos Aires fonda l'Istituto scolastico italo-argentino, ancora in attività, e crea una fondazione a suo nome per l’assistenza agli emigranti italiani. Carlo muore a 92 anni nella capitale argentina il 30 novembre 1971. Sul finire del 2000 il Governo argentino dispone ed esegue la traslazione della sua salma nel cimitero monumentale di Buenos Aires.

Luigi Martella

Luigi Martella nasce a Vasto l'11 gennaio del 1911 e sin da giovanissimo si dedica agli studi della pittura e del disegno. A Napoli, dove frequenta il Liceo Artistico, sotto la guida di Carlo Siviero, allievo di Filippo Palizzi, ha l'opportunità di conoscere l'ambiente artistico partenopeo. Ottenuta la laurea in Architettura e tornato a Vasto, Martella si dedica all'insegnamento di discipline artistiche, alla progettazione e all'urbanistica, coltivando con immutata passione l'amore per la pittura. Sin dagli anni '30, con Fiore, Lattanzio e Canci, costituisce un cenacolo di giovani artisti vastesi a cui poi si avvicinano personaggi come Ritucci Chinni, Pillon, Ciccarone, Ronzitti, Pantini e Polsi.

Nel 1959, con la nascita del Comitato d'Arte e Cultura, viene organizzata, con il sostanziale contributo di Carlo Della Penna, la Prima Mostra dei Pittori vastesi Contemporanei, con sede espositiva nell'Asilo d'Infanzia Carlo Della Penna.

(Luigi Martella fotografato mentre dipingeva 1947)


(Luigi Martella: Vasto trabocco 1937)

Luigi Martella, "figurativo puro e paesaggista di squisita fattura", come lo definì Lello Martone, da allora partecipa ininterrottamente a ben 13 edizioni del Premio Vasto e alla nascita, attorno a Lello Martone, della Petite Galerie, punto di riferimento di tanti artisti vastesi e non solo. Nel 1966 corona la sua carriera artistica con la presenza alla VII Quadriennale d'Arte Nazionale di Roma, ottenendo importanti consensi di critica.

Dal 1955 e fino alla morte, per sedici anni ricopre la carica di Preside dell'Istituto Magistrale "R. Pantini". Martella si spegne a Vasto il 12 ottobre del 1971 e viene ricordato come uomo di grande umanità e protagonista della cultura cittadina.

Mercurio Saraceni



(Alcune pagine del Calendario 2021)

Pubblicato da Mercurio Saraceni

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